lunedì 9 febbraio 2009

un'anima violentata

Per chiarire chi sono gli Italiani di oggi, tratterò gli argomenti di attualità. Il primo purtroppo è
l’argomento della ragazza da 17 anni in coma vegetativo irreversibile. Perché parlarne e non fare
invece silenzio? perché questa storia di sicuro senza la volontà ne della ragazza ne della sua
famiglia sta influenzando anche la nostra vita per via del decreto legge che la maggioranza si
accinge ad approvare, scritto apposta per “salvare” lei, e che ci priverà della nostra giusta e libera
scelta in un eventuale situazione simile.
Analizziamo la situazione: questa ragazza può davvero essere “salvata”? la risposta è no perché il
suo medico e quindi la Scienza hanno dichiarato che lei è morta 17 anni fa. Quello su cui si stanno
combattendo politici, istituzioni, e opinione pubblica non è nient’altro che un corpo di una persona
ormai morta, i cui tessuti e organi vengono tenuti in vita forzatamente e artificialmente. L’esempio
più calzante per far capire perché la ragazza ha ancora delle funzioni vitali è quello del trapianto
d’organi. Infatti quando si effettua un trapianto, per esempio di cuore, il donatore è morto ma i suoi
organi sono ancora vivi ed utilizzabili ma devono ovviamente essere espiantati subito dal cadavere e conservati a determinate temperature per non “morire”. Il corpo della ragazza è tenuto in vita come possono essere tenuti in vita parti del corpo, ma questo non vuol dire che la ragazza sia viva. Infatti, da quanto ne so, il cervello è seriamente danneggiato a tal punto da definire irreversibile il suo stato, non c’è neanche più stato di coscienza, ne speranza di risveglio perché il risveglio avrebbe bisogno di un cervello non compromesso. Quindi scientificamente la ragazza è già morta. Tutte le idee su possibili cure magari da aspettare nel futuro o affermazioni del tipo “tanti si sono svegliati” sono cazzate: perché non è malata ne disabile è semplicemente morta, cura vorrebbe dire resuscitare un cadavere e penso che la scienza almeno per i prossimi 50 anni non sarà in grado nemmeno di immaginarla una cosa simile; “tanti si sono svegliati” vuol dire non tutti, bisogna vedere da caso a caso, siamo certi che il cervello di chi si è svegliato non fosse molto meno danneggiato di quello di questa ragazza? La scienza medica per ora ci riesce solo a far “non morire” qualcuno ma non resuscitarlo. Passiamo ad un analisi religiosa della vicenda. Ovviamente usando la ragione staccare alimentazione e idratazione dal corpo della ragazza se la ragazza è già morta non si potrebbe definire omicidio, ne in modo assoluto eutanasia proprio perché non si sta procurando la morte ad una persona malata ed inguaribile. Quindi ogni pretesa della Chiesa in questo caso toppa alla grande, non si sta uccidendo nessuno non vedo quindi perché debba intervenire ingerendo. Ma parliamo in termini religiosi, sono un ex-religioso (si potrebbe dire conosco il mio nemico Chiesa), al livello pratico della situazione. Allora se ipotizziamo che ogni vita va difesa, ad oltranza, sarebbe stato da proporre al clero che il Papa precedente prima di morire venisse ibernato in attesa di una cura, cosicché si “salvava” anche lui. Perché non l’hanno fatto? Su quale base decidono chi deve “morire” e chi no? Ancora “tenere in vita” questo ragazza morta è opera del tutto artificiale, allora dovrebbe essere permesso anche sperimentare sugli embrioni, cellule staminali, clonare le persone, ecc. tutte opere puramente artificiali. Su quale base stabiliscono qual è l’artificiale buono e quello cattivo? Cosa ancora ben più grave l’uomo quando modifica un embrione sta peccando perché sta cercando di fare Dio, ah invece bloccare una morte naturale di un corpo non è giocare a fare Dio? Addentriamoci nello spirituale: secondo la Chiesa un’anima è legata alla vita di un corpo, quando una persona muore l’anima ritorna al Padre. Ipotizziamo che l’anima della ragazza è ancora legata al corpo, in questo caso si sta violando la volontà di Dio perché lui la vorrebbe a sé dato che stava morendo inoltre si sta violentando quell’anima costretta in un corpo diventato una cella di isolamento. Qualche cattolico fomentato potrebbe obbiettare che se è rimasta in “vita”, anche se dipendente dalle macchine, è stata volontà di Dio, allora io gli potrei obbiettare che la volontà del Signore si manifesta in infinite forme ed anche quindi nella volontà del padre della ragazza di volerle sospendere l’alimentazione e l’idratazione. Questo tipo di ragionamento ipercattolico non regge perché chi stabilisce ed in base a quale certezza qual è la volontà di Dio? Ora penso che la situazione sia chiara e chiunque vuole sostenere la tesi della “vita” deve dimostrarlo, ma poi ci siamo chiesti mai cosa si può definire vita? Vita a mio parere è essere coscienti di se stessi, essere coscienti degli altri e del mondo esterno. Questa ragazza non lo è. Se andiamo poi a vedere da quanto questa situazione è così non possiamo che definirla aberrante. Secondo voi quanti padri vorrebbero uccidere i propri figli? E se suo padre l’avesse voluto non lo avrebbe già fatto molto prima? Con le sue mani e non con le mani di un medico. Un padre che per ben 17 anni lotta contro la giustizia - non-giustizia di questo Paese per dare il giusto “riposo” al corpo e al ricordo di sua figlia, può definirsi un assassino? Mi dispiace ma lui è un eroe, è un eroe ed un padre che ha amato e ama ancora moltissimo sua figlia perché inoltre vuole che sia rispettata la volontà della figlia: questo è vero amore paterno. Ok, chi ce lo dice che è la volontà di sua figlia e non sua? Allora vi pongo un’altra domanda quanti di voi hanno già scritto il testamento? Durante la vita si pensa il meno possibile alla morte, perché si ha paura e per mille altri motivi, come pretendere che la ragazza avesse dovuto lasciare le sue volontà per tali situazioni quando noi stessi non lo facciamo? E quale volontà davvero conta? Quella di uno stato moralista? Quella di una Chiesa fatta di uomini? O la propria volontà? Penso che sulla nostra esistenza abbiamo il “sacro”santo diritto di decidere noi stessi. Dobbiamo avere questa libertà. E quella ragazza ha il diritto di decidere su se stessa e anche se adesso non ci può comunicare nulla sappiamo la su volontà.
A quanto pare però il governo, che sta diventando sempre di più teocratico perché la morale

religiosa diventa legge, vuole arrogantemente decidere per noi e per quella ragazza. Infatti il decreto legge costringerebbe l’alimentazione e l’idratazione di qualsiasi persona in stato comatoso vegetativo irreversibile. Fortunatamente il suo percorso è ostacolato dal nostro Presidente che ovviamente non può che non firmare perché i poteri (esecutivo e giudiziario) sono e devono restare divisi, ma il decreto prima o poi passerà e più prima che poi, perché vogliono affrettarlo per bloccare la procedura in atto a Udine. Questa legge condannerebbe ad un oblio forzato tutti noi in una simile situazione. Stiamo attenti e state attenti perché questa legge influirà sulla vostra esistenza.
Voi direte perché non ho usato il nome della ragazza? Perché in questi giorni è stato abusato e
perché questa triste situazione poteva capitare a tutti quindi non la dobbiamo considerare qualcosa di esterno, qualcosa che capita solo agli altri e su questo dobbiamo tutti riflettere.

Nessun commento:

Posta un commento